martedì 29 luglio 2008

Commento del Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,38-42

Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
Discorsi, 104

« Una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa »
Nell'eternità, noi siamo destinati a stare a tavola... Non oserei dirlo, se non lo avesse promesso il Signore: «Li farà accomodare a tavola e passando si metterà a servirli» (Lc 12,37)... O grande promessa, o felice suo adempimento! Operiamo in modo da meritarlo; facciamo sì che siamo aiutati a essere capaci di arrivare là dove il Signore ci servirà mentre saremo adagiati a tavola.

Che cosa sarà allora l'essere adagiati a tavola se non riposare? E che cosa sarà il servire se non nutrire? Qual è quel cibo? Qual è quella bevanda? Naturalmente sarà la stessa verità... Non credi forse che Dio può nutrire così, dal momento che adesso il tuo occhio si pasce così della luce di quaggiù? Il tuo occhio si pasce della luce. Sia che la vedano molti, sia che la vedano pochi, essa brilla sempre nella stessa misura; gli occhi se ne pascono senza che essa venga meno... Perché non lo capite ancora? Perché siete occupati in molte faccende. Voi siete presi, anzi tutti noi siamo presi dalle occupazioni di Marta. In realtà chi mai è esente da questo servizio di prendersi cura degli altri?

Vi scongiuro, dunque, carissimi, vi esorto, vi prego...: cerchiamo di desiderare insieme quella vita, di correre verso di essa arrivandoci insieme, affinché ci fermiamo in essa perseverando. Verrà l'ora e sarà un'ora senza fine, quando il Signore ci farà accomodare a tavola e ci servirà. Che cosa ci darà, se non se stesso? Perché cercate che cosa mangerete? Avete il Signore in persona. « Una sola cosa ho chiesto al Signore, questa cercherò: di abitare nella casa del Signore per tutti i giorni della mia vita per contemplare le delizie del signore» (Sal 27,4) ... Non dobbiamo dunque avere il gusto dei cibi materiali... Queste scompariranno; si devono tollerare, non amare. Se vuoi adempiere il compito di Marta occupandoti di esse devi usare la moderazione e la misericordia... Passerà la fatica e arriverà il riposo; ma si arriverà al riposo unicamente attraverso la fatica. Passerà la nave e arriverà nella patria; ma alla patria non si arriverà se non per mezzo della nave... Io sono sicuro che non andremo a fondo poiché siamo trasportati dal legno della croce.

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