lunedì 15 settembre 2008

Ottimismo da un vangelo apocrifo

Un racconto apocrifo molto noto narra che Gesù di fronte alla carogna di un cane morto, mentre i suoi discepoli ne segnalavano il disgusto, esclamasse: «Guardate i suoi denti: sono candidi come chicchi di grandine!».
In ogni creatura, anche dietro le apparenze più infami e le storie più vergognose, alberga un'oasi, sia pure striminzita, di bontà e umanità.
Il vero cristiano dovrebbe puntare a quel varco per allargarlo, prima di ergersi a giudice inesorabile del resto, segnato dal male.
È un po' il motto di Cristo, «cercare ciò che è perduto», o per ricorrere a un'immagine isaiana ripresa anche da Gesù, riutilizzare la canna incrinata e non spegnere il lucignolo fumigante.
Non è "buonismo" a tutti i costi, ignorando il male, ma è scommettere sulla forza dirompente del bene.

Ottimismo dall'appoggio di Dio

Prima eri pessimista, indeciso e apatico. Adesso ti sei completamente trasformato: ti senti audace, ottimista, sicuro di te stesso..., perché finalmente hai deciso di cercare appoggio solo in Dio.

Solco, 426

Ottimismo originario: amore per il mondo

Il Signore ha voluto che noi suoi figli, che abbiamo ricevuto il dono della fede, manifestiamo l'originaria visione ottimistica della creazione, l'“amore per il mondo” che palpita nel cristianesimo.— Pertanto, non deve mai mancare lo slancio nel tuo lavoro professionale, e nel tuo impegno per costruire la città terrena.

Forgia, 703

Ottimismo è sovrabbondanza di bene

Compito del cristiano: annegare il male nella sovrabbondanza del bene. Non si tratta di far campagne negative, né di essere antiqualcosa. Al contrario: si tratta di vivere di affermazioni, pieni di ottimismo, con gioventù, allegria e pace; di guardare tutti con comprensione: quelli che seguono Cristo e quelli che lo abbandonano o non lo conoscono. Ma comprensione non significa astensionismo, né indifferenza, bensì azione.

Solco, 864

Ottimismo dalla fede

Dobbiamo essere ottimisti, ma di un ottimismo che nasce dalla fede nel potere di Dio. L'ottimismo cristiano non è ottimismo dolciastro, e neppure la fiducia umana che tutto andrà bene. È un ottimismo che affonda le sue radici nella coscienza della libertà e nella sicurezza del potere della grazia; un ottimismo che porta a essere esigenti con noi stessi, a sforzarci per corrispondere in ogni momento alle chiamate di Dio.

Forgia, 659