da Tgcom.mediaset.it
Nasce l'indice di Borsa "cristiano"
Europa:al bando porno, armi e scommesse
I promotori dello Stoxx Europe Christian Index affermano di aver creato un indice di società quotate in Borsa "etico" e tarato sui valori del Cristianesimo. Si tratta di una sorta di raccoglitore in cui vengono inserite unicamente società che si astengono da pratiche o attività giudicate incompatibili con i principi cristiani come la pornografia, il tabacco, le armi, il controllo delle nascite o le scommesse.

Non si è molto lontani dai "fondi etici" che esistono da anni, anche se spesso questi sono focalizzati sul rispetto ambientale. Non mancano iniziative analoghe di indici tarati sull'Islam. Nel caso europeo restano fuori tutte quelle aziende che commerciano in settori legati al porno o per esempio a quello delle armi.
L'amministratore delegato di questo indice, Hartmut Graf, sostiene che per effettuare la selezione sono stati chiamati a partecipare ad un apposito comitato anche rappresentanti del Vaticano. L'obiettivo è quello di fornire un nuovo strumento in risposta a una crescente domanda da parte di alcuni investitori, come riporta il Financial Times. L'indice dovrebbe dare la possibilità di collocare i propri fondi senza rischiare incongruenze rispetto ai propri principi etici; propone di fornire indicatori su redditività, sia in euro che in dollari, in modo da funzionare come riferimento di valutazione delle performance per i fondi di investimento.
Al momento nello Stoxx Europe Christian Index sono state inserite 533 società, tra cui i giganti petroliferi Royal Dutch Shell e BP, la banca Hsbc, la multinazionale elvetica Nestlé, Vodafone, e il gruppo farmaceutico GlaxoSmithKline. Secondo i promotori dell'indice sono tutte compatibili con i principi del Cristianesimo. Qualche perplessità, tuttavia, potrebbe risultare lecita: vale la pena di ricordare che di recente diversi conti bancari in Svizzera di Hsbc sono finiti nel mirino delle autorità fiscali di diversi paesi europei - tra cui Germania, Francia e Italia - per sospetti episodi di evasione delle tasse da parte di loro cittadini. O che negli anni scorsi Nestlé è finita al centro di una bufera mediatica a seguito di infiltrazioni di inchiostro in alcune confezioni tetrapak di latte per bambini.
L'amministratore delegato di questo indice, Hartmut Graf, sostiene che per effettuare la selezione sono stati chiamati a partecipare ad un apposito comitato anche rappresentanti del Vaticano. L'obiettivo è quello di fornire un nuovo strumento in risposta a una crescente domanda da parte di alcuni investitori, come riporta il Financial Times. L'indice dovrebbe dare la possibilità di collocare i propri fondi senza rischiare incongruenze rispetto ai propri principi etici; propone di fornire indicatori su redditività, sia in euro che in dollari, in modo da funzionare come riferimento di valutazione delle performance per i fondi di investimento.
Al momento nello Stoxx Europe Christian Index sono state inserite 533 società, tra cui i giganti petroliferi Royal Dutch Shell e BP, la banca Hsbc, la multinazionale elvetica Nestlé, Vodafone, e il gruppo farmaceutico GlaxoSmithKline. Secondo i promotori dell'indice sono tutte compatibili con i principi del Cristianesimo. Qualche perplessità, tuttavia, potrebbe risultare lecita: vale la pena di ricordare che di recente diversi conti bancari in Svizzera di Hsbc sono finiti nel mirino delle autorità fiscali di diversi paesi europei - tra cui Germania, Francia e Italia - per sospetti episodi di evasione delle tasse da parte di loro cittadini. O che negli anni scorsi Nestlé è finita al centro di una bufera mediatica a seguito di infiltrazioni di inchiostro in alcune confezioni tetrapak di latte per bambini.
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